Come funziona la macchina della verità poligrafo lie detector
Come funziona la macchina della verità o test del poligrafo
Come funziona la macchina della verità o test del poligrafo o lie detector? In questo articolo scoprirete il funzionamento del test del poligrafo o comunemente chiamato test della macchina della verità.
Com'è composta una macchina della verità poligrafo è presto detto, corre intanto dire che il cuore della macchina della verità è un potente software unito al lie detector che sarebbe l'HUB (concentratore) che accoglie i vari sensori e trasduttori utilizzati in genere separatamente in diagnostica clinica. Quello che compie software più lie detector, in buona sostanza trasforma le nostre emozioni in reazioni fisiologiche volontarie e involontarie misurabili dalla macchina.
I sensori che confluiscono alla macchina della verità poligrafo possono essere molteplici. Il grado di professionalità di una macchina della verità poligrafo è data fondamentalmente da due fattori principali:
- il primo è la bontà e la precisione dei sensori e trasduttori che confluiscono i dati alla macchina della verità poligrafo;
- il secondo è il numero di sensori che una macchina della verità poligrafo è in grado di analizzare contemporaneamente più è alto il numero dei sensori più preciso sarà il test;
Il primo punto si spiega da solo, il secondo punto necessita di un minimo di trattazione narrativa. Ma apriamo un altro concetto prima di passare al funzionamento vero e proprio del test del poligrafo. Quali e quanti tipo di sensori ha una macchina della verità o lie detector professionale?
I sensori che inviano i dati al nostro poligrafo quelli di seguito riportati:
- sensore conduttanza cutanea;
- sensore temperatura corporea;
- sensore frequenza cardiaca e variazione dinamica della pressione sanguigna ad ogni battito cardiaco;
- sensore a pressione per movimenti involontari;
- sensore respiro pneumografo pettorale;
- sensore respiro pneumografo addominale;
- sensore audiometrico.
Tutti i sensori indossati dall'esaminato in fase di test, inviano i valori percepiti che consistono nelle risposte fisiologiche involontarie alla macchina della verità, che grazie ad una speciale tecnologia e un software dedicato, consente di mettere a sistema i dati e confrontarli fra loro.
L'inventore del primo poligrafo della storia, il Dottor William Marston e successivamente il Dottor Larson hanno scientificamente provato che una persona quando sa di mentire o di rispondere ad una domanda "scomoda" entra in uno stato di stress, quest'ultimo genera nell'organismo un'alterazione delle reazioni involontarie, risposte fisiologiche, segnali autoindotti come:
- aumento del battito;
- aumento dell'ossigenzazione del sangue;
- aumento della sequenza del respiro;
- aumento dei movimenti involontari;
- cambio della frequenza fonica.
La variazione contemporanea di tutti questi parametri che confluiscono nel dispositivo vengono trasformate dal software in un indice di stress e in un diagramma grafico che sono visualizzabili sul monitor del PC.
In base a questi dati analitici possiamo stabilire se la persona sottoposta al test del poligrafo sta dicendo la verità oppure sta mentendo. Ovviamente nessun test del poligrafo al mondo può assicurare un'accuratezza del 100%.
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